Chi ama il buon mangiare deve venire in Emilia-Romagna oppure in Toscana. In queste due regioni italiane si concentrano, infatti, le più originali e gustose idee culinarie. Che siano primi, secondi, dolci o bevande, qui si trova il vero paradiso del palato. Un’arte particolare tipica di questo angolo d’Italia è la pasta fresca. E se in Emilia tutti sanno che a dominare è il tortellino, in Toscana la pasta per eccellenza sono i “Pici”.
I Pici sono degli spaghetti, ma per gustarli dovete dimenticare per un attimo lo spaghetto tradizionale, lunghissimo ed esile. Qui è tutto diverso. Lo spaghetto toscano ha un’altra anima e un’altra fiera identità! Il vantaggio rispetto ad altri tipi di pasta simile? Trattiene meglio il condimento. Dunque esalta il gusto. Provarlo è un passaggio obbligato, se si vuole assaporare veramente il meglio di questa regione.
Come si preparano i Pici
I Pici esistono in Toscana da sempre. Difficile definirne le origini e la storia. Ma sappiamo bene quali sono gli ingredienti che nei secoli si sono tramandati fino a noi, per prepararli. Figli della semplicità contadina e dell’arte della pasta fresca, i Pici sono costituiti da acqua, farina e sale. La ricetta originale non prevede le uova, che invece sono state aggiunte in tempi recenti.
I tre semplici ingredienti si mescolano a lungo, a mani nude, finché non si ottiene un impasto corposo e liscio che poi si stende e si taglia a striscioline, ricavando gli spaghetti. A differenza dello spaghetto tradizionale, i Pici sono più grossi e più ruvidi, e anche più corti. Ciò consente loro di trattenere – dentro e fuori – il condimento che li accompagna. Pochi minuti di cottura in acqua bollente completeranno la preparazione.
Condimenti adatti ai Pici
Per gustare i Pici al meglio, è preferibile condirli con: ragù di manzo, salsa “all’aglione” (pomodoro e aglio), funghi o carbonara. Una ricetta tipicamente toscana prevede come condimento “le briciole”, ovvero brandelli di pane senza sale soffritti in olio d’oliva e aglio. Al tutto va aggiunto poi un filo d’olio.
Sono ottimi condimenti anche i sughi da cacciagione come quello di cinghiale, di lepre, di coniglio. In alternativa, ancor più semplicemente, si condiscono con cacio grattugiato, pepe grosso e olio. Nella versione più moderna, che prevede l’aggiunta di uovo all’impasto, li si può accompagnare con qualsiasi altro condimento vi detti la fantasia.
Dove mangiare i veri Pici
I Pici si trovano ovunque. Basta entrare in una vera trattoria o in agriturismo toscani e sicuramente li avranno. La tradizione però vede la nascita dei Pici nelle zone di Siena, Grosseto e Arezzo. Dunque è in queste città che andrebbero ordinati per assaggiarli nella loro versione originaria, accompagnata da condimenti tradizionali.
I Pici si possono trovare anche nei ristoranti più di classe e nelle osterie, accompagnati da ottimi vini locali. Se potete ordinate i Pici all’Aglione oppure i Pici alle Briciole, le ricette più vicine all’antica tradizione. In alternativa, un sapore toscano al cento per cento è quello dei Pici al ragù di cinghiale. Davvero da provare!