I salumi tipici della Toscana

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La Toscana costituisce senz’altro una delle regioni più apprezzate dal punto di vista culinario dal momento che essa offre una grande varietà di prodotti di alta qualità come vini, formaggi e salumi. In particolare questi ultimi sono particolarmente amati non solo in Italia ma in tutto il mondo grazie al loro sapore unico e inimitabile. La produzione di salumi in Toscana vanta origini molto antiche e ancora oggi vengono utilizzate le migliori tecniche di un tempo.

I migliori salumi toscani: quali scegliere

Uno dei più celebri salumi toscani è senza dubbio la Finocchiona. Si tratta di un insaccato che è riuscito ad ottenere la certificazione IGP (ovvero Indicazione Geografica Protetta) e che prende il nome dal tipo di lavorazione: essa infatti prevede, oltre all’uso della carne, anche quello dei semi e dei fiori di finocchi. Tale caratteristica ha un’origine molto antica: sembra infatti che nel Medioevo venissero usati i semi di finocchio in alternativa dei grani di pepe dal momento che erano più facilmente reperibili e soprattutto meno costosi. Ciò che rende così gustosa la Finocchiona è indubbiamente il suo sapore estremamente particolare: questo insaccato toscano dal colore rosato, dal profumo delicato e dalla consistenza morbida, è l’ideale per la preparazione di numerose ricette. Inoltre la Finocchiona può essere gustata anche da sola, magari accompagnandola con del pane e del pecorino per fare delle ottime merende.

Salumi della Toscana: quelli più buoni da assaggiare

Un altro salume molto comune prodotto in Toscana è sicuramente la Sbriciolona. Quest’ultima deve il suo nome al fatto che presenta una consistenza che tende a sbriciolarsi a causa dei processi di lavorazione come la macinatura, l’asciugatura e la stagionatura. La Sbriciolona presenta un colore tendente al rosa pallido ed è caratterizzata da un gusto molto intenso. Anche il Lardo di Colonnata costituisce uno dei salumi più amati della regione. Si tratta di un insaccato che in origine veniva utilizzato dai lavoratori delle cave che lo consumavano insieme a del pane condito con dei pomodori. Queste particolari pagnotte poi venivano mangiate a pranzo accompagnate da un bicchiere di vino. Il Lardo di Colonnata presenta una stagionatura molto particolare dal momento che essa viene effettuata in una conca di marmo. Proprio per questa ragione tale salume è particolarmente apprezzato dai lavoratori di marmo ma anche da chi predilige un gusto intenso e deciso.

Altri salumi tipici della Toscana: tutto ciò che bisogna sapere

Un altro salume che vale la pena ricordare è la Mortadella di Prato. Quest’ultima ha origini molto antiche poiché un tempo la sua preparazione prevedeva l’uso di carni di seconda scelta che venivano recuperate dopo un’attenta selezione delle carni di prima qualità. Proprio per tale ragione la carne veniva riempita di spezie e di liquori e veniva poi cotta in acqua. Oggigiorno invece essa viene considerata un salume raffinato ed è caratterizzato da un colore leggermente rosato. Naturalmente non vengono più utilizzate spezie e aromi forti ma vengono selezionate le carni migliori per garantire un gusto unico. Questo insaccato può avere diverse forme che possono ricordare il salame oppure la mortadella vera e propria. Esso si sposa bene con diversi alimenti come ad esempio i fichi ma può anche essere gustato semplicemente con del pane. Non meno importante è il Manzo marinato al Chianti che si ottiene da carni di coscio di bovino che viene poi marinata per sette giorni nel vino Chianti con sale, pepe e vari aromi. Dopodiché la carne subisce una stagionatura che varia dai trenta ai quaranta giorni.

La varietà dei salumi toscani è davvero vasta e non è possibile citare tutti quelli che valgono la pena di essere assaggiati almeno una volta nella vita. È consigliabile però non fermarsi soltanto a quelli più conosciuti ma cercare anche quelli meno famosi ma al tempo stesso di qualità.

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